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Un anno fa moriva Daniela Dessì, il ricordo del compagno

Il tenore Armiliato, ora vivo per Fondazione in suo nome

Il 20 agosto 2016 moriva all'età di 59 anni il soprano Daniela Dessì, considerata dai critici e dai colleghi voce regina della musica lirica. "Ancora mi sembra impossibile che Daniela non ci sia più. E’ difficilissimo per me riuscire ad accettare questa perdita, questo strappo che ha devastato la mia vita, e farmene una ragione", dice all'ANSA il tenore Fabio Armiliato, compagno di Daniela Dessì, comunicando che domenica 20 agosto alle ore 18 sarà celebrata nella Cattedrale di Gussago una messa commemorativa.

Nello stesso giorno del primo anniversario della scomparsa, anche Rai5 rende omaggio a Daniela Dessi con uno speciale, in onda dalle 10, realizzato durante il Gala a lei dedicato il 25 maggio scorso al Teatro Grande di Brescia, con l'intervento di molti artisti e amici del soprano di fama internazionale per le sue innumerevoli interpretazioni, tra cui quelle delle eroine verdiane e pucciniane, e le collaborazioni con i più grandi teatri, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, alla Deutsche Oper di Berlino.

Ora che Daniela Dessì non c'è più, Fabio Armiliato vive per la Fondazione che porta il nome della compagna. "La forza che lei ha iniziato a darmi dal momento della sua scomparsa - spiega il tenore - ha acceso in me un nuovo impulso per andare avanti e per riprendere in mano sia la vita privata che quella pubblica, con uno slancio basato su quella che è stata la chiave della nostra unione: l’Amore e la passione per il canto e per l’Opera, la didattica e la voglia di condividere con gli altri il messaggio della solidarietà". Da tutto questo è nata la Fondazione Daniela Dessì "che si occupa di prevenzione, soprattutto vista nel senso di 'prevenzione al malessere', causa principale di moltissime patologie - spiega ancora Fabio Armiliato - e che vuol dire lavorare sull’informazione per migliorare la qualità della vita in funzione del benessere".

La Fondazione Daniela Dessì si propone di perseguire finalità educative verso la musica, il canto, la letteratura, il cinema, le attività sportive e verso tutte le forme d'arte e di cultura che possano aiutare una migliore qualità di vita, anche proprio in funzione preventiva verso tutti quei disagi psicosomatici che possono poi potenzialmente trasformarsi nel tempo in patologie anche gravi. "Il mondo dell’Opera ha iniziato da subito a ricordare Daniela Dessì, dedicando a lei moltissime delle rappresentazioni nei teatri italiani e in tutto il mondo", spiega con orgoglio il compagno.

"Rai 5 ha dedicato a Daniela alcune rassegne delle opere da lei interpretate e domenica 20 agosto dedicherà la giornata al suo ricordo con il Gala a Brescia organizzato grazie anche al patrocinio della Fondazione del Teatro Grande, rappresentato dal sovrintendente Umberto Agnellini e al sostegno del sindaco di Brescia Emilio Dal Bono e dell’amministrazione comunale. Daniela era genovese di nascita ma bresciana di adozione. Il Gala ha dato il via alle attività della Fondazione - conclude Armiliato - con un riscontro straordinario unanime di pubblico e critica".
   

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