Oriente di fascino e mistero, di
paesaggi sconfinati e odalische, di suggestive rovine, di terre
lontane, di meraviglie ed esotiche bizzarrie. Quando la prima
traduzione delle 'Mille una Notte' si diffonde in Europa
all'inizio del Settecento, nasce una nuova corrente di gusto che
diventerà presto una vera moda per tutto ciò che viene da
Turchia, Persia ed Egitto e che vedrà in Alberto Pasini (Busseto
1826-Cavoretto 1899), pittore e viaggiatore, uno dei suoi
interpreti più raffinati.
Quella di Pasini è una storia che contiene altre storie,
dipinti come diari di viaggio, orizzonti immaginifici in cui lo
spettatore può abbandonarsi. La Fondazione Magnani Rocca dedica
proprio a Pasini, che visse gran parte della propria vita in
Francia, la sua mostra di primavera, 'Pasini e l'Oriente. Luce e
colori di terre lontane', con oltre cento opere fra dipinti e
lavori grafici. La mostra, a cura di Paolo Serafini e Stefano
Roffi, è in programma nella sede di Mamiano di Traversetolo
(Parma) dal 17 marzo all'1 luglio.
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