Torna Carlo Alberto Marchi, il
giornalista padre e single protagonista del romanzo d'esordio di
Gigi Paoli "Il rumore della pioggia" del 2016 entrato nella top
20 dei libri di narrativa italiana più venduti. E anche questa
volta il cronista, del quale tanto c'è di autobiografico di Gigi
Paoli, per 15 anni responsabile della cronaca giudiziaria del
quotidiano La Nazione, è alle prese con uno dei misteri della
sorniona e inquietante Firenze. "Il respiro delle anime"
(Giunti, 415 pagine, 15 euro) comincia in una torrida mattinata
di luglio. Carlo Alberto Marchi, tenace cronista e instancabile
padre-single, continua inesorabilmente a svegliarsi alle sette e
dieci. Non resta che raggiungere "Gotham City", l'avveniristico
Palazzo di Giustizia nella periferia della città e andare a
caccia di notizie sull'ondata di morti per overdose che negli
ultimi mesi ha colpito la città e che avrà il suo snodo in
quello che pare un banale incidente d'auto, vittima il dirigente
americano di una casa farmaceutica. Un'inchiesta con cui il
direttore del Nuovo Giornale sta marcando stretti il reporter e
il suo collega, "l'Artista", che con la loro tendenza all'
insubordinazione non godono certo delle sue simpatie. Il
dirigente americano solo pochi giorni prima era rimasto
coinvolto in una retata in un ambiguo locale del centro. Molte e
intricate sono le piste che si aprono davanti alle forze
dell'ordine e a chiunque abbia voglia di vederci chiaro: una
lugubre villa dalle finestre murate, un misterioso iPhone
placcato d'oro, un barbone che forse dice la verità, un
pericoloso boss della malavita. Marchi si troverà così alle
prese con l'inchiesta più complessa, torbida e inquietante della
sua carriera.
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