ALBERTO ZANCONATO - L'IRAN OLTRE
L'IRAN - seconda edizione. CASTELVECCHI, pp. 160, euro 16.50)
La rielezione a presidente di Hassan Rohani nel nuovo
contesto creato da Trump alla Casa Bianca, contro cui il leader
moderato iraniano ha alzato proprio in questi giorni la voce; la
recente morte del 'grande manovratore' Rafsanjani ed i nuovi
interrogativi aperti sulla successione di Ali Khamenei come
Guida suprema; il rimescolamento degli equilibri nel Golfo con
la guerra diplomatica tra Riad a Doha. Torna in una versione
aggiornata 'L'Iran oltre l'Iran' di Alberto Zanconato, dopo la
prima edizione uscita solo un anno fa.
Giornalista dell'ANSA ora corrispondente da Beirut, ma con
un'esperienza di oltre 13 anni a Teheran, Zanconato torna a
raccontare senza sconti il Paese che lo ha "sedotto e deluso,
coccolato e preso a schiaffi", senza però mai lasciarlo
"indifferente". E tra storia e cronaca torna a raccontarne le
luci come le ombre.
Un Paese che ha appena rivissuto una nuova primavera
politica, con la rielezione appunto del presidente Rohani il cui
approccio moderato viene ora insidiato dall'amministrazione
Trump, ma in cui hanno continuato a credere milioni di iraniani
nonostante gli scarsi benefici sul piano interno dell'accordo
sul nucleare del 2015. Fra questi l'attore italo-iraniano Babak
Karimi che racconta di averlo votato perché "era la sola
opportunità che avevo per fare sentire la mia voce, per dire che
volevo le riforme".
Ma Zanconato torna anche ad avvertirci che, per capire quanto
accade in Medio Oriente, bisogna rinunciare agli stereotipi, per
esempio a quello che i conflitti regionali si possano ridurre
alle frizioni confessionali tra sunniti e sciiti, mentre pesano
piuttosto gli sforzi egemonici di potenze come Iran, Arabia
Saudita e Turchia.
Lo dimostrano, fra i vari esempi, i buoni rapporti tra l'Iran
e il Qatar, emirato che come l'Arabia saudita si ispira al
sunnismo più tradizionalista e sostiene in Siria milizie
estremiste sunnite che combattono l'alauita Assad, alleato di
Teheran - buoni rapporti all'origine anche della recente crisi
tra Qatar ed il fronte a guida saudita.
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