"Persino oggi, dopo un secolo di
femminismo, noi donne non possiamo essere pienamente noi
stesse". Lo scrive Elena Ferrante nella rubrica che da gennaio
cura ogni week end sul quotidiano britannico Guardian. "Povere o
ricche, famose o sconosciute, sposate o single, impiegate o
disoccupate, con o senza figli, ribelli o obbedienti, siamo
tutte profondamente segnate da un modo di stare al mondo che
anche quando rivendichiamo come nostro è avvelenato alla radice
da millenni di dominazione maschile" scrive la scrittrice nel
suo editoriale curato in inglese da Ann Goldstein, traduttrice
di tutti i suoi romanzi."Le donne vivono in perenne
contraddizione e affrontano fatiche insostenibili. Tutto è stato
codificato in base ai bisogni maschili: persino la nostra
biancheria intima, le pratiche sessuali, la maternità -prosegue
se una donna è troppo bella, intelligente, indipendente,
generosa, aggressiva, gentile suscita reazioni violente negli
uomini e inimicizia di altre donne. Io le difendo tutte anche le
stronze".
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