IL GIORNALISTA CHE SI FECE
NOTIZIA, di Piero Antonio Toma (Homo scrivens; 155 pagg.; 15
euro)
Come un tappeto che si arrotola, così Gianluigi, giornalista
affermato di una emittente televisiva locale, finisce per essere
stritolato dalla propria immagine di personaggio televisivo fino
a un epilogo tragico. Incapace di divincolare la vita privata
dal ruolo del giornalista di successo, perde in lucidità e
serenità personale e familiare. E' il tema de "Il giornalista
che si fece notizia" del (vero) giornalista e scrittore Piero
Antonio Toma, il cui protagonista, Gianluigi, appunto, finisce
per avvitarsi su se stesso - con lentezza ma inesorabilmente -
fino ad allontanarsi dal mondo e dagli affetti che lo hanno
circondato fino a quel momento.
Gianluigi è un bravo giornalista, il telegiornale di una
emittente locale napoletana che dirige è molto seguito e la
forte partecipazione di pubblico e i messaggi che riceve lo
testimoniano continuamente. Ha una moglie alla quale è legato e
che gli sta vicino devotamente, ma ormai senza particolari
sobbalzi emotivi; una coppia collaudata che si concede un
momento di intimità alla settimana, sempre lo stesso giorno e
alla stessa ora.
Normale che voglia migliorare e migliorarsi. Si inventa
allora qualcosa di nuovo per la televisione e dunque comincia a
organizzare dibattiti e a svolgere approfondite inchieste. Il
suo successo aumenta, l'audience sale ma lui si sta già
impastoiando in una gara al miglioramento in modo inarrestabile.
Decide di associare alla fondatezza delle notizie il gusto
effimero di un oroscopo: è lui stesso a ipotizzare i destini dei
singoli segni zodiacali, lo fa in modo casuale e, ovviamente,
senza crederci lui per primo. Non è escluso che il disingannato
pubblico partenopeo immagini che dietro quegli scenari legati al
Capricorno e al Sagittario, ai Pesci come ai Gemelli, ci sia una
bonaria truffa, quasi una fraterna presa in giro, ma sta al
gioco e prende in considerazione il vaticinio di Gianluigi.
Un giorno in redazione piomba una donna dalla bellezza
mozzafiato. Non è soltanto bella, è anche intelligente e seria
e, sebbene sia parente del proprietario dell'emittente, si
rifiuta di essere raccomandata. Nasce presto, insperatamente,
una relazione con Gianluigi, che diventa più intensa con il
passare del tempo, anche se priva di promesse d'amore eterno e
di progettualità di vita. Una relazione che si interrompe così,
all'improvviso e con sorpresa per lui che dovrà fare alcune
ricerche prima di capire la vera ragione per cui la donna è
scomparsa senza nemmeno lasciare e lasciargli un messaggio.
In un crescendo che poggia sul passare del tempo, Gianluigi
comincia a provare piacere soltanto nel penetrare i segreti
della Rete. Astuto, gli basta poco tempo per diventare un
hacker. Si è dato un compito: non quello banale di distruggere
dati sensibili di multinazionali, sfondare i sistemi di
sicurezza del Pentagono o arricchirsi accreditando sul proprio
conto corrente una sommetta prelevata a qualche sceicco, ma
tentare di riequilibrare almeno qualcuna delle tante ingiustizie
che vede e che conosce. Fino a un epilogo non scontato.
Piero Antonio Toma ha pubblicato numerosi libri tra saggi
(sul porto di Napoli, sulla figura di Renato Caccioppoli, sul
giornalismo a Napoli e non solo) e romanzi e volumi di racconti.
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