A 70 anni dalla scomparsa di
George Orwell, avvenuta il 21 gennaio 1950, un esclusivo film
documentario mostra l'attualità del pensiero del visionario
autore di '1984' e de 'La fattoria degli animali' su temi come
privacy, comunicazione di massa, controllo dell'individuo e
sviluppo tecnologico.
E' 'Orwell 2.0 - Il lato oscuro del progresso', scritto da
Anna Migotto che firma anche la regia con Sabina Bologna, in
onda sabato 28 novembre alle 21.10 in prima visione tv su laF
(Sky 135, on Demand su Sky e su Sky Go).
Realizzato da 3D Produzioni ed Effe Tv per laF, il
documentario ripercorre le tappe biografiche e le opere più
importanti del grande giornalista e scrittore britannico con un
inedito spaccato privato della sua vita e della sua eclettica
personalità, nei giorni in cui l'attuale pandemia e il lockdown
hanno riportato di nuovo al centro del dibattito il termine
"orwelliano".
Nel film documentario, con la testimonianza del loro figlio
adottivo Richard Horatio Blair, l'attrice Elena Russo Arman
interpreta la prima moglie dello scrittore Eileen O'Shaughnessy.
"Era un padre molto umano, era felice di farmi il bagno,
cambiarmi, darmi da mangiare. La gente pensava fosse austero e
poco divertente, in realtà era il contrario: mio padre era un
uomo estremamente complesso, e molto amorevole. Io, il figlio
ordinario di un uomo straordinario, in termini di intelletto, di
enorme potere di osservazione, di chiarezza di pensiero". Così
lo descrive Richard Horatio Blair, che aggiunge: "Aveva la
capacità di discutere, non accettava ciò che leggeva o vedeva
senza fare domande. Voleva capire le ragioni per cui le cose
accadevano".
Arricchiscono la narrazione numerosi contributi di critici
letterari, scrittori, filosofi, politologi, funzionari di
intelligence ed esperti di privacy e cyber-sicurezza, come
Antonio Scurati, Tommaso Pincio, Filippo La Porta, Bernardo
Valli, Michael Attenborough, il suo biografo David John Taylor,
Carola Frediani, Walter Quattrociocchi, Danilo Benedetti e i
suoi traduttori italiani, Stefano Manferlotti e Nicola Gardini.
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