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Festivalfilosofia: Libertà la parola tema per il 2021

Festivalfilosofia: Libertà la parola tema per il 2021

al termine di questa edizione: sfida vinta e risultati raggiunti

ROMA, 20 settembre 2020, 17:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Paolo Petroni E' Libertà la parola tema del Festivalfilosofia 2021 (17-19 settembre) scelta dal Comitato scientifico composto da Marc Augé, Michelina Borsari, Massimo Cacciari e Barbara carnevali e annunciata oggi dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli durante la conferenza stampa di bilancio di questa particolare edizione, irta di difficoltà ma molto ben riuscita.
    La parola, ''tema che fa tremare i polsi ma è parso cruciale sempre e in particolare in questo momento'', è stata scelta in breve tempo e all'unanimità, visto come ''il Covid, il lockdown e le regole di massima sicurezza ce lo ha riproposto davanti con grande evidenza e in una realtà diversa'', come ha spiegato la Borsari.
    Per Cacciari, mettendosi davanti questa parola ''non bisogna dare nulla per scontato, perché la libertà è un problema, lo è sempre stato e lo è in particolare oggi, quando non so quanti di noi potrebbero affermare di essere davvero liberi. Oggi è problematico fare una politica liberatrice, e anche i discorsi sulle macchine di questa edizione già lo hanno fatto capire, per non parlare poi della dimensione intellettuale e della coscienza. Un tema amplissimo, insomma, ma discutendo il quale possiamo capire quale strada bisognerebbe Quanto alla manifestazione di quest'anno ''è stata una scommessa essere riusciti a realizzarla - dice Anselmo Sovieni, presidente del Consigli direttivo del Consorzio per il Festivalfilosofia - avendola voluta con le unghie e coi denti puntando sul rispetto di tutte le regole di sicurezza ma anche affidandoci alla responsabilità del pubblico, che si dimostrato all'altezza''. E i risultati sono che i 40.500 posti disponibili tra Modena, Carpi e Sassuolo nei tre giorni tutti legati a una prenotazione sono stati praticamente esauriti. ''In questi venti anni del Festival, che abbiamo celebrato quest'anno, il mondo è cambiato e tutto ha avuto un'accelerazione particolare dall'inizio di questo drammatico 2020. Il festival da subito ha contributo a ricostruire una fiducia nel futuro con la energia positiva che trasmette, intellettuale e di crescita e coesione sociale, in quest'occasione riusultati più necessari che mai'', come ha sottolineato Muzzarelli, aggiungendo che ''il programma inevitabilmente più asciutto ha permesso di spostare risorse sulla sicurezza senza dover ritoccare il budget generale''.
    Abbiamo avuto lodi da tutti per quel che abbiamo fatto noi del Festival con le autorità locali, prefettura e tutti i sistemi coinvolti, ha aggiunto Daniele Francesconi, direttore del Festival, felice di ''essere riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi che ci eravamo proposti, dimostrando di essere un sistema complesso ma coeso e soprattutto fatto di persone che ci credono''. Senza contare che ''le difficoltà hanno stimolato la creatività e nuove soluzioni e scelte, alcune delle quali probabilmente serviranno anche per il futuro, a cominciare dal fatto che il pubblico ama un programma ricco ma decifrabile e non bulimico come oramai si tendeva a fare''.
   

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