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Moda: da Prada e Fendi il femminile è femminista

Moda: da Prada e Fendi il femminile è femminista

Delicatezza è forza, in passerella libertà di giocare con cliché

MILANO, 20 febbraio 2020, 20:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Niente è più femminista del femminile. Ne sono convinte Miuccia Prada e Silvia Venturini Fendi, che oggi a Milano hanno portato in passerella donne libere di giocare con i cliché del femminile, di riconoscere la loro forza nella delicatezza e nella leggerezza, di spogliarsi delle imposizioni e delle censure.
    "Questa è una collezione fatta d'istinto, con la volontà di fare qualcosa di utile, che avesse un senso" premette Miuccia Prada, che vede nell'allestimento della sala della sfilata una metafora della condizione femminile: al centro una scultura di Atlante che regge il mondo sulle spalle, sulle pareti la leggerezza dei fiori. "Volevo rappresentare la forza delle donne: leggerezza, delicatezza, glamour, queste caratteristiche femminili - spiega la stilista - sono la vera forza delle donne". E se il potere si può trovare nel piacere, il glamour - con il suo ottimismo - diventa qualcosa di utile, per trasformare il quotidiano da pratico a estetico. Ed eccoli i cliché del femminile, le frange, i ricami, gli spacchi, le trasparenze, i tacchi, i trucchi, le pellicce, che si abbinano e ai tailleur austeri, alle camicie con cravatta, ai cappotti dalle spalle grandi, ai giubbini di nylon stretti in vita da onnipresenti cinture che disegnano linee a clessidra. E' in questo contrasto che la delicatezza diventa forza: così la gonna con le pieghe destrutturate e aperte si accompagna al blazer dalla linea over, la sottana trasparente con la camicia con la cravatta, la tunica di rete sportiva con le decolleté in vernice. E nello stesso capo convivono linee e tessuti maschili e dettagli iperfemminili, come nel cappotto nero tutto ricoperto di frange, che tornano sull'abito in lana grigio con le pieghe o nei maglioni di lana grossa lavorata a trecce.
    Per Silvia Venturini Fendi, il fatto è che oggi, "essendo tutte donne forti, possiamo riappropriarci dei codici e dei luoghi comuni del guardaroba femminile, non abbiamo più bisogno dei codici maschili per essere ascoltate". Anzi, aggiunge la stilista, "oggi è sovversivo recuperare i codici femminili: femminile e femminista sono concetti che insieme si rafforzano".
   
   

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