Odette che vince l'incantesimo
del mago grazie all'amore. E che smette di muovere le ali da
cigno perché è diventata una fanciulla. È l'ultima scena.
Abbraccio con il suo salvatore Siegfried e giù il sipario: è il
via a quasi cinque minuti di applausi con ovazioni a ripetizione
soprattutto per la protagonista Nino Samadashvili.
Si è conclusa così la "prima" dell'ultimo spettacolo (ma dal
14 dicembre partono le repliche) della stagione Lirica e di
Balletto 2017 del Teatro Lirico di Cagliari.
Un gran finale di danza classica internazionale con Il lago
dei cigni, balletto fantastico in due atti e quattro scene su
coreografia di Aleksej Fadeeev, da Marius Petipa e Lev Ivanov, e
musica di Ptr Il'i ajkovskij. Sul palco il Balletto di Stato
della Georgia (direttore artistico Nina Ananiavili, star
internazionale sui palchi più importanti del pianeta), una delle
più celebri e prestigiose compagnie di danza al mondo e massimo
esempio della tradizione coreografica romantica.
Le note di Cajkovskij sono state suonate dall'orchestra del
Teatro Lirico di Cagliari sotto la direzione di David Mukeria.
Spettacolari, dal salone delle feste alla foresta (suggestivo
soprattutto l'arco degli alberi), le scene di Vjaeslav Okunev e
i costumi di Steen Bjarke.
Occhi del pubblico puntati sui "cigni" per seguire la più
classica delle fiabe d'amore per il trionfo del bianco sul nero,
del bene (i veri sentimenti) sul male (incantesimi e
sotterfugi).
Un classico del balletto che ha entusiasmato e conquistato
ieri sera anche una fetta di teatro occupata da giovanissimi:
alla fine gli applausi più sentiti e più calorosi sono arrivati
soprattutto dai baby spettatori.
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