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Wonder Woman 1984, il cattivo è simil Trump

Patty Jenkins

Wonder Woman 1984, il cattivo è simil Trump

Nuovo capitolo con Gal Gadot arriva in digitale da 12 febbraio

ROMA, 13 febbraio 2021, 10:24

Francesca Pierleoni

ANSACheck

Wonder Woman 1984 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Wonder Woman 1984 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Wonder Woman 1984 - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Attento a quello che desideri perché potresti ottenerlo". Un aforisma che potrebbe funzionare anche come slogan di Wonder Woman 1984, secondo capitolo diretto da Patty Jenkins (già al lavoro anche su Wonder Woman 3), delle avventure della supereroina Dc Comics interpretata da Gal Gadot, disponibile con Warner Bros dal 12 febbraio per l'acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity. Un sequel prevedibile dopo il trionfo di Wonder Woman (2017), con 820 milioni di dollari incassati nel mondo.
    Mentre la prima avventura del personaggio era ambientata durante la I guerra Mondiale, stavolta si fa un salto fino agli anni '80, per immergersi in un trionfo vintage di colori, consumismo, corsa al nucleare, aerobica, breakdance, permanenti, e uomini vestiti alla Don Johnson in stile Miami Vice. Per Diana Prince (alias Wonder woman) antropologa culturale e archeologa allo Smithsonian di Washington, stavolta gli avversari, potenziali distruttori del mondo, sono due, uniti dall'ossessione di cambiare la propria vita. Da una parte Max Lord (Pedro Pascal, protagonista anche di The Mandalorian), uomo d'affari con look, capelli cotonati e abbronzatura alla Donald Trump, truffaldino e sull'orlo del fallimento, che 'vende' le sue grandi occasioni per diventare ricchi in televisione, e la scienziata, collega di Diana, Barbara Minerva (Kristen Wiig), tanto preparata quanto insicura. Il ritrovamento di un quarzo citrino apparentemente insignificante, ma in realtà leggendaria e ferale Pietra dei Sogni, creata dal Dio dell'inganno Dolos, diventa un 'vaso di Pandora per Max la cui fame di potenza assume dimensioni apocalittiche (Casa Bianca compresa) ma anche per Barbara: il suo desiderio di diventare una donna realizzata e corteggiata come Diana, la porta a trasformarsi nella nemesi della supereroina, la predatrice e vendicativa Cheetah. La pietra comunque finisce per influenzare anche le scelte di Wonder Woman, quando le consente di ritrovare, la sua anima gemella, il pilota Steve Trevor (Chris Pine).
   

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