Nell'ultima seduta della settimana,
i mercati hanno risentito sia delle tensioni fra Stati Uniti e
Corea del Nord, che tengono bassa Wall Street, sia dell'attesa
del voto tedesco di domenica, che ha messo in standby gli scambi
del Vecchio continente. In Europa il mercato che ha corso di più
è stato quello londinese (+0,64%), spinto dalle parole della
premier Theresa May sulla Brexit. Nel giorno dei contrastanti
dati Istat su pil e deficit, Piazza Affari ha chiuso in crescita
(+0,17% a 22.530 punti), aggiornando di nuovo i massimi da
dicembre 2015. A Milano maglia rosa è stata Fca (3,94% a 15.05
euro) che, secondo la stampa coreana, sarebbe entrata nel mirino
di Hyundai-Kia. Salite anche Bper (+2%) e Recordati (+1,4%).
Fuori dal listino principale, balzo per le Unicredit risparmio
(38,3% a quota 94,15 euro), dopo l'approvazione della loro
conversione obbligatoria in azioni ordinarie. Nel giorno della
riunione del patto, Mediobanca ha ceduto lo 0,22%. Tim scesa
dello 0,13%, in attesa del nuovo ad.
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