Piazza Affari ha chiuso in ribasso
dietro alle altre borse europee insieme a Madrid ed in
controtendenza con gli indici Usa. L'indice Ftse Mib ha ceduto
lo 0,19% a 24.528 punti, tra scambi sottili, poco sotto quota 2
miliardi di euro di controvalore. In calo a 102,2 punti lo
spread tra Btp e Bund tedeschi, positivi il greggio (Wti +0,21%
a 63,28 dollari al barile) e i metalli. Dati che non hanno
impedito a Tenaris (-3,65%) di perdere quota per prese di
beneficio dopo la corsa della vigilia insieme ad Eni (-1,18%).
Entrambi i titoli erano stati sostenuti dal balzo del greggio
dopo le scorte settimanali Usa. Segno meno anche per Cnh
(-1,66%) in assenza di annunci sulla trattativa con la cinese
Faw per Iveco, che ha fatto invocare l'uso della Golden Power al
ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti. In calo Nexi
(-1,45%), e Unicredit (-1,14%), dopo l'assemblea che ha
rinnovato il Cda con il presidente Pier Carlo Padoan e
l'amministratore delegato Andrea Orcel giunti sul ponte di
comando del Gruppo. Giù Mps (-0,83%) e Creval (-0,73%)
all'indomani del ritocco del prezzo dell'Opa di Credit Agricole
(-1,19% a Parigi). Più caute Banco Bpm (-0,39%) e Intesa
(-0,26%), positiva Bper (+0,58%). Pochi gli acquisti, limitati
ad Amplifon (+2,84%), Inwit (+2,15%), Diasorin (+1,24%), Campari
(+0,98%) e Ferrari (+0,95%).
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