Tecnologia, soluzioni personalizzate e nuove forme distributive. Saranno questi i fattori che sosterranno l'industria del risparmio gestito in Italia nei prossimi anni. E' questa la tendenza che emerge dallo studio "L'industria dell'Asset Management nel 2020" realizzato da PwC, secondo il quale il risparmio gestito in Italia registrerà nei prossimi 3 anni un tasso medio annuo di crescita del 5,5%, con un patrimonio gestito in Italia che ammonterà a 2.536 miliardi di euro nel 2020. Il patrimonio gestito in Italia ha registrato nel periodo 2012-2016 un CAGR del +10,2%, passando da 1.194 miliardi di euro a 1.943 miliardi a fine 2016 grazie alla crescita dei prodotti assicurativi e dei fondi pensione. E lo scenario prospettico al 2020 vede il consolidamento di tale incremento, seppur ad un ritmo più moderato, legato al grande potenziale di incremento delle masse gestite: solo il 30% delle attività finanziarie delle famiglie italiane è oggi gestito, contro una media europea del 41%. A tale opportunità l'industria del wealth management dovrà rispondere con nuovi modelli di servizio e nuove soluzioni. "Negli ultimi anni la ricchezza delle famiglie italiane si è spostata verso i prodotti del risparmio gestito per far fronte ai rendimenti vicini allo zero sugli investimenti che sono sempre stati prediletti dagli italiani, ovvero le obbligazioni governative e bancarie", ha commentato Mauro Panebianco, partner di PwC e AWM consulting leader Italy. E ha aggiunto: "Considerando che meno del 50% della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane è investita in prodotti del risparmio gestito, ci aspettiamo che questo trend possa continuare per avvicinarsi ulteriormente alla media europea. Inoltre la crescita della ricchezza, nonostante la crisi economica degli ultimi anni, spinta soprattutto da una polarizzazione della ricchezza verso le famiglie private, ha ulteriormente supportato la crescita del settore".