Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Acciaio: Gozzi, cresciamo del 2%, Italia seconda in Europa

Acciaio: Gozzi, cresciamo del 2%, Italia seconda in Europa

Presidente Federacciai, per Ilva si troverà soluzione

02 novembre 2017, 18:00

Redazione ANSA

ANSACheck

Antonio Gozzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Gozzi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Antonio Gozzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'acciaio italiano sta vivendo "un momento buono", essendo un settore "ciclico, legato all'andamento della congiuntura". E' l'analisi del presidente di Federacciai Antonio Gozzi, secondo il quale le acciaierie italiane producono "il secondo acciaio europeo per quantità e per qualità" e si preparano a chiudere l'anno con "una crescita del 2%". Un risultato che le pone "un po' più in alto della congiuntura nazionale", come evidenziano anche i conti trimestrali di Tenaris, con ricavi in crescita del 32% a 1,3 miliardi di dollari (1,11 mld di euro) ed un utile netto salito del 515% a 95 milioni di dollari (81,63 mln euro).

Numeri che dimostrano come l'acciaio "continua ad essere un settore vitale - indica Gozzi - nel quale sono successe cose importanti". Tra queste l'orientamento dei produttori su "acciai di qualità". Quello italiano - spiega il numero uno di Federacciai - "strutturalmente lo è, grazie anche alle miniacciaierie (mini-mill), con forno elettrico e laminatoio attaccato", che sono una "invenzione italiana" e che consentono di "mettere insieme il massimo di efficienza e di qualità della produzione". Una realtà diversa ma complementare a quella del megaimpianto dell'Ilva di Taranto. La sua crisi - afferma Gozzi - "è stata così grave ampia e lunga nel tempo che ha concentrato su di sé l'attenzione dei media, ma dei 30 milioni tonnellate di acciaio prodotte in Italia l'Ilva ne fa 8 o 9, poi ci sono gli altri 23 milioni". Nella vicenda dell'Ilva Gozzi ha osservato che "è entrato in gioco il buon senso". A suo dire "sarà una trattativa difficile e lunga, ma alla fine si troverà una soluzione", perché "non si può pensare di fare l'Ilva contro il sindacato".

Una previsione che Gozzi fa nell'imminenza dello scadere del suo mandato. "Era iniziato 6 anni fa con il commissariamento dell'Ilva - ha ricordato - e sono contento di concluderlo a maggio con l'Ilva che rientra nei ranghi". "Rifarei tutto quello che ho fatto - ha precisato Gozzi - compresa la difesa della famiglia Riva, una grande famiglia imprenditoriale italiana". "I Riva - a suo avviso - sono stati in Ilva 15 anni e lo stato 35, non si possono imputare alla famiglia le colpe che non ha". Infine gli ex padroni dell'Ilva "hanno subito un esproprio senza indennizzo, cosa che non fa onore allo Stato italiano".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza