Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Unindustria: Tortoriello, per recuperare il Pil perso serve uno sforzo sovrumano

Unindustria: Tortoriello, per recuperare il Pil perso serve uno sforzo sovrumano

La politica sia all'altezza. Gli Stati Generali? E' solo brain storming

ROMA, 18 giugno 2020, 13:47

Paolo Rubino

ANSACheck

Filippo Tortoriello, assemblea di Unindustria - RIPRODUZIONE RISERVATA

Filippo Tortoriello, assemblea di Unindustria - RIPRODUZIONE RISERVATA
Filippo Tortoriello, assemblea di Unindustria - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Le imprese stanno lottando contro una situazione drammatica". "Ci si rende conto di cosa sta vivendo il nostro Paese? Ci si rende conto di quale sarà la caduta del Pil nel 2020? Ci si rende conto che recuperare sarà uno sforzo sovrumano? E' uno sforzo che richiede determinazione, una volontà politica forte, chiara, trasparente". Per il leader degli industriali del Lazio, Filippo Tortoriello, al Paese servono "progettualità e concretezza" che oggi non ci sono: serve "un colpo di reni, forte, per ripartire", invece "il tempo passa, i problemi si acuiscono, e non ci sono soluzioni adeguate". Anche Unindustria, la seconda associazione territoriale di Confindustria, invoca da anni riforme: con il Covid-19 "siamo arrivati al 2020 in una situazione drammatica ed il premier dice che forse ad agosto... 'forse'. Ma è normale? Per misure sulle infrastrutture il Presidente del Consiglio parla di luglio, di agosto, di settembre... Qui non ci si rende conto della drammaticità della situazione". Mentre è allarme anche per l'occupazione: "Il rischio è per settembre quando verranno sbloccati i licenziamenti".

   La chiamata al confronto voluta dal Governo? "Chiamarli Stati Generali è eccessivo, qualcuno l'ha definita passerella ma forse è più corretto dire brain storming: ognuno va là e espone". L'accelerazione di Carlo Bonomi nel pressing sulla politica? Confindustria "non è certamente alla ricerca dello scontro" ma "bisogna evidenziare con chiarezza i fatti, serve un confronto franco, aperto, costruttivo. Questo è l'obiettivo. Non vogliamo far crescere il nostro Paese. Serve una governance politica che sia all'altezza".

Il lavoro di Vittorio Colao, poi gli Stati Generali, si cercano soluzioni.... Ma un piano per il Paese "già c'è", indica Tortoriello: "Credo che la traccia importante, significativa, forte, vera, l'abbia data il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco: è una base su cui partire e su cui impostare una progettualità vera, forte, severa". Invece, "a settembre avremo uno scenario fortemente preoccupante e ci troviamo di fronte a delle dichiarazioni di buona volontà" del governo: "Gli obiettivi dei decreti legge erano condivisibili ma l'attuazione assolutamente inadeguata". Come per "l'ultimo decreto, chiamato 'rilancio'. Rilancio non so di cosa", ancora "percorsi complicati, farraginosi". "Le dinamiche che stanno caratterizzando questa fase del Governo si muovono tutte sulla base di grandi dichiarazioni, poi nella realtà ci si muove senza tener conto degli ostacoli. Vediamo difficoltà di accesso a quelle forme di finanziamento per l'emergenza liquidità, che poi è indebitamento. Ci sono difficoltà ad elargire la cassa integrazione, e ascoltiamo anche dichiarazioni del presidente dell'Inps sulle imprese che sono imbarazzanti". Gli scontri politici come sul Mes? "Sarebbe una follia rinunciare a 36 miliardi. Servono come il pane per far fronte ai disequilibri della nostra Sanità che oscilla tra eccellenze mondiali a situazioni indietro di anni luce".

Per gli industriali del Lazio è "diversa" l'esperienza con la Regione, ha "caratteristiche molto più positive. Ora è in fase di approvazione una riforma per eliminare la burocrazia ostativa, dare agli imprenditori percorsi certi, immediati. Vedo concretezza, è il frutto di un dialogo nel rispetto dei ruoli: su problematiche serie si individuano soluzioni". C'è intanto forte attenzione su Roma ad un anno dalle elezioni comunali: "La città ha bisogno di una visione, di una capacità di deliberare una proiezione nel tempo. Manca completamente, non c'è". Serve discontinuità? Gli industriali come vedono l'ipotesi di un secondo mandato per Virginia Raggi? "E' una valutazione che deve fare la sindaca. Deve valutare lei se ha raggiunto gli obiettivi che si prefiggeva, se li ha portati avanti. Non c'è nessuna progettualità che io ricordi, che abbia questa visione di Roma".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza