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obiettivo di Simem Spa di Minerbe (Verona), attiva dal 1963
nella progettazione e realizzazione di impianti e macchinari per
la produzione di calcestruzzo, trattamento delle acque e dei
rifiuti solidi industriali e dei prefabbricati e presente in
tutto il mondo con un fatturato relativo all'export che
rappresenta circa il 95% del totale.
Nel corso del suo lungo rapporto con Sace e Simest (gruppo Cdp)
l'industria veronese ha concluso, dal 2003, una quindicina di
operazioni in diversi mercati come Arabia Saudita, Oman,
Turchia, Algeria, Bangladesh e Filippine. Con Simest è in
pipeline un'operazione per nuove competenze da acquisire in
Italia ed è in corso un'operazione per l'ampliamento della
filiale produttiva in India: un mercato che - spiega Federico
Furlani, ad Simem Spa - promette importanti margini di crescita.
A Dubai il gruppo punta non solo sull'Expo 2020 ma anche agli
sviluppi del 'dopo petrolio' con la crescita del mercato
residenziale e dell'edilizia sanitaria che promette nel paese
grandi sviluppi
"Puntiamo ad essere protagonisti anche perchè possiamo
rispondere a due richieste, ossia quella di allestimenti veloci,
possibile grazie ai prefabbricati e l'alta qualità di tutte le
componenti", dice Furlani. "Tuttavia l'Expo 2020 è solo un punto
di passaggio non di arrivo, visto che nell'Emirato di Dubai il
petrolio si sta riducendo e fra qualche decennio sarò finito.
Per questo loro puntano ad essere leader mondiali nel solo nel
turismo tradizionale ma anche in quello sanitario, con la
creazione di cliniche e ospedali di grande richiamo».
L'industria veronese ha saputo combattere la crisi dell'edilizia
nel mercato italiano con le esportazioni che hanno garantito
quasi il totale del fatturato.
La sede principale in Veneto è dotata dei più avanzati sistemi
per le lavorazioni meccaniche ed impiantistiche, ma l'attività
si rivolge prevalentemente all'estero, anche attraverso le
filiali in Canada, India, Russia e Stati Uniti.
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