Oltre 5 mln di euro da parte del
Ministero dello Sviluppo economico, e altri 5 mln dalla Regione
Toscana: sono le risorse previste dall'Accordo di programma per
l'area di crisi non complessa di Massa Carrara, firmato questa
mattina al Mise e finalizzato al rilancio delle attività
economiche esistenti e alla creazione di nuove realtà
imprenditoriali su un territorio duramente provato dalla crisi.
Lo riferisce un comunicato stampa.
"Voglio esprimere grande soddisfazione per la firma di questo
accordo, il primo ad essere sottoscritto in base alla nuova
normativa che regola le aree di crisi non complessa, e
sottolineare l'impegno - economico ma non solo - profuso da
tutti i soggetti coinvolti per arrivare a questo risultato",
commenta la viceministro Teresa Bellanova a margine della firma.
"Con questo accordo - ha spiegato - mettiamo in campo uno
strumento ulteriore a disposizione delle aree di crisi non
complessa, che va ad ampliare la gamma messa a disposizione dal
Mise per far fronte alle situazioni di difficoltà produttiva ed
occupazionale createsi in tante aree del nostro Paese durante il
lungo periodo di crisi. Con una attenzione specifica, per altro,
ai lavoratori residenti nel territorio e percettori di
ammortizzatori sociali o disoccupati a seguito di licenziamenti
collettivi". Obiettivo, il rilancio e lo sviluppo industriale
nell'area di crisi industriale dei territori della provincia di
Massa-Carrara riconosciuti quali aree di crisi industriale non
complessa ai sensi del decreto direttoriale 19 dicembre 2016.
Importante l'impegno economico previsto dall'accordo:
5.430.606 euro da parte del Mise, e 5 mln da parte della Regione
Toscana da destinare all'attuazione degli interventi di
riconversione e riqualificazione produttiva di cui alla legge 15
maggio 1989. La stessa Regione Toscana potrà intervenire con
ulteriori risorse fino all'importo massimo di 10 milioni di euro
a supporto degli investimenti delle pmi dell'area mediante gli
strumenti di incentivazione previsti dalla programmazione
regionale.
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