"Non solo politiche economiche da
implementare tra i due Paesi, storicamente vicini, ma anche
dialoghi europei da ricostruire attraverso un'Italia che
potrebbe fare da apripista ad una 'integrazione europea
allargata' se non nel breve ma nel medio termine inevitabile"
cosi Nunzio Bevilacqua giurista ed esperto economico
internazionale riguardo la visita del Presidente Erdogan a Roma.
Prosegue Bevilacqua "un'economia quella turca che ha saputo,
rischiando con un importante indebitamento, compiere
investimenti infrastrutturali imponenti che hanno modernizzato
il Paese e aiutare finanziariamente le PMI, generando crescita
economica, benché dai detrattori considerata debole, e un
aumento dei consumi interni" continua l'esperto "abbiamo non
solo una potenzialità di una decina di miliardi di interscambio
ulteriori ma anche la possibilità di beneficiare, come aziende
italiane, di un clima business friendly e di un buon potere di
investimento in valuta estera" continua l'esperto "la strada non
sarà breve ne' tantomeno semplice ma il senso della 'epocale'
visita di oggi sta in primis nel farci riprendere un ruolo in
parte autonomo rispetto alle eterodirezioni europee, qui il
senso del bilateralismo e secondariamente, non per importanza,
quello di renderci mediatori in Europa per un senso di Unione
che pensi maggiormente alla stabilità e prosperità del
continente, reale più che geografico, che ad equilibri politici
solo di alcuni players"
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