Uniontessile-Confapi e i sindacati
del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil hanno siglato
l'accordo di rinnovo contrattuale 2019-2023 dei settori tessile,
abbigliamento, moda, calzature, pelli e cuoio, penne, spazzole e
pennelli, occhiali, giocattoli. Il contratto è applicato 5mila
piccole e medie industrie, che impiegano circa 60mila
lavoratori. Lo annuncia una nota di Confapi
L'accordo prevede un aumento medio sui minimi di 80 euro, che
verrà distribuito in tre tranches: febbraio 2020, gennaio 2021 e
febbraio 2022.
"Gli imprenditori chiedevano un contratto più snello, ma
soprattutto meno oneroso, per conciliare la necessità delle
imprese di non introdurre nuovi costi, con quella dei lavoratori
di migliorare gli standard di welfare aziendale. Questo accordo
ha certamente raggiunto il risultato sperato. Un positivo punto
di partenza per nuovi ed ulteriori sviluppi del settore", ha
commentato con soddisfazione Alberto Russo, Presidente di
Uniontessile-Confapi.
Il nuovo Ccnl Uniontessile-Confapi avrà durata quadriennale con
decorrenza dall'1 aprile 2019, al 31 marzo 2023. Contiene
numerose novità importanti per il rilancio dell'intero comparto.
Come, ad esempio, l'introduzione nei contratti di commessa
dell'impegno, per le imprese esecutrici, di applicare il
contratto collettivo nazionale di lavoro di settore sottoscritto
dalle organizzazioni sindacali nazionali di riferimento.
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