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Modefinance, 65% pmi italiane a rischio

Modefinance, 65% pmi italiane a rischio

Indagine, solo le prima della classe (rating AAA) tengono

MILANO, 23 marzo 2020, 15:18

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Due pmi su tre in Italia sono a "rischio default" a causa dell'emergenza Coronavirus. Si tratta di imprese che si collocano nella fascia di rating intermedio (da BBB a B) con una situazione economico-finanziaria equilibrata, pur se con margini complessi. E' quanto rileva Modefinance, agenzia di rating fintech, che ha condotto una simulazione su un campione rappresentativo di 187 mila pmi italiane con fatturato tra 2 e 50 milioni.
    "Se le prime della classe, le triple A, sono in grado di superare con disinvoltura anche lo scenario più negativo, in cui si ipotizza un calo del fatturato di almeno il 10%, per tutti gli altri rating le probabilità di default sembrano destinate ad aumentare", spiega Modefinance. Le imprese di classe B si trovano nella situazione più critica con una probabilità di default più che triplicata rispetto alla situazione attuale (dallo 0,98% al 3,29%), in caso di scenario gravemente negativo.
    Una percentuale ben superiore a quella della tripla C, che è attualmente al 2,38%. In caso di scenario moderatamente negativo, invece, "l'effetto del Covid-19 raddoppierebbe le probabilità di default" e la contrazione generalizzata del fatturato scenderebbe al 4%. Questo avverrebbe per tutti i settori e le imprese considerate, quindi anche per quelle "non o meno colpite dall'attuale situazione, come ad esempio la Gdo, il settore farmaceutico o, ancora, le imprese che possono attivare lo smart-working". Il campione è composto per il 60% da aziende del Nord e soprattutto da manifattura e commercio (entrambi vicini al 30% del totale) e la simulazione è stata effettuata con il modello previsionale For-ST di Modefinance che utilizza algoritmi di intelligenza artificiale.
   

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