Il "Rapporto sui risultati conseguiti
in materia di misure di contrasto all'evasione fiscale e
contributiva", allegato alla nota di aggiornamento del Def,
evidenzia che a partire dall'introduzione della cedolare secca
sugli affitti abitativi, il tax gap del comparto - vale a dire
il divario fra gettito teorico e gettito effettivo - è diminuito
del 42% e la propensione all'inadempimento si è ridotta del 40%.
E' quanto scrive il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani
Testa sottolineando che tra il 2010 ed il 2015 il tax gap è
passato da 2,3 a 1,3 miliardi di euro, mentre la propensione al
gap è scesa dal 25,3% al 15,3%.
Inoltre, i numeri certificano che, negli ultimi anni, questo è
l'unico settore nel quale la tax compliance è cresciuta.
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