Ripristinare la cedolare secca del 21
per cento per gli affitti dei negozi e confermare anche nei
Comuni colpiti da calamità naturali la cedolare del 10 per cento
per le locazioni a canone calmierato. Sono le due proposte
formulate da Confedilizia nel corso di un'audizione in merito al
decreto-legge Milleproroghe di fronte alle Commissioni Affari
costituzionali e Bilancio della Camera.
A proposito della cedolare negozi, la Confederazione ha
sottolineato "la gravità dell'interruzione, con la fine del
2019, di un regime fiscale introdotto solo lo scorso anno per
arginare la crisi dei locali commerciali, invitando il Governo a
riproporre almeno per il 2020 una misura unanimemente ritenuta
essenziale". Quanto alla cedolare sugli affitti abitativi a
canone concordato, nel ribadire la propria soddisfazione per la
stabilizzazione - disposta con l'ultima manovra - della speciale
aliquota del 10 per cento, Confedilizia ha sottolineato
l'importanza di una prosecuzione della sua applicazione anche
nei Comuni colpiti da calamità naturali, come previsto fino allo
scorso 31 dicembre.
Nel corso dell'audizione, Confedilizia ha inoltre espresso un
giudizio positivo sulla proroga del bonus verde, pur
auspicandone una maggiore estensione temporale, mentre ha
fortemente criticato l'ennesima proroga del blocco
dell'aggiornamento dei canoni dovuti dalle amministrazioni
pubbliche per l'utilizzo in locazione passiva di immobili per
finalità istituzionali.
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