Sinteco Holding srl, uno dei pochi
colossi del settore edile rimasti nel Ferrarese, è stata
dichiarata fallita dal Tribunale: la prima udienza per lo stato
passivo (l'appello di tutti i creditori) è fissato a maggio. Lo
riporta La Nuova Ferrara.
Il fallimento è arrivato dal concordato preventivo che era in
corso dal 2014: tutti i soggetti creditori, in primis, e i
giudici del tribunale accordarono fiducia alla Sinteco, che
aveva presentato un piano per far fronte al 'buco' di allora
calcolato sui 200 milioni di euro. Fallimento anomalo, perché
nessuno tra i creditori che reclamavano la somma (oggi da
aggiornare e la cifra esatta sarà conteggiata solo allo stato
passivo) aveva sollecitato i giudici fallimentari ad
intervenire. Lo ha fatto il commissario Enrico Baraldi (oggi
curatore del fallimento), segnalando al tribunale e ai creditori
che le condizioni di garanzia erano venute meno.
L'Agenzia delle Entrate, a fronte di crediti tributari
importanti sui quali Sinteco aveva in precedenza proposto un
accordo per il rientro, ha deciso di chiedere il fallimento
della società, accolto dal tribunale fallimentare, innescando la
procedura che inizierà il 20 maggio. Dal punto di vista tecnico
è stato ritenuto che il concordato fosse da annullare e quindi
il tribunale lo ha risolto per inadempimento.
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