Dopo una crescita del 79,3% nel
secondo trimestre dell'anno, sulla spinta anche delle misure di
stimolo varate dal Governo per contenere gli impatti causati
dall'emergenza sanitaria sull'economia reale, l'ultimo
aggiornamento prodotto sul patrimonio informativo di Eurisc - il
Sistema di informazioni creditizie di Crif - mostra nel terzo
trimestre dell'anno un calo dell'8,3% delle richieste di credito
presentate dalle imprese italiane rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente.
A partire dall'inizio di ottobre, in concomitanza con
l'aumento dei casi di contagio di Covid 19 e i timori di nuovi
provvedimenti restrittivi, le imprese hanno però ripreso a
rivolgersi in modo sostenuto alle aziende di credito per
soddisfare le proprie esigenze di liquidità, facendo toccare il
picco nell'ultima settimana del mese (+28%).
Il trend in atto, viene osservato, è sostenuto in particolare
dalle componenti dei mutui immobiliari (nelle ultime settimane
stabilmente intorno al +30%) e dei presiti finalizzati mentre
fidi e, soprattutto, prestiti personali e carte di credito
restano ancora distanti dai volumi registrati nel 2019.
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