"Siamo riusciti a ottenere nuovi contributi per un totale di 100 milioni di dollari. Si tratta di un primo passo importante per colmare il deficit di quest'anno".
Lo ha reso noto il Commissario generale dell'Unrwa, Pierre Krahenbuhl, al termine dei lavori della Conferenza straordinaria dei Paesi donatori dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i profughi palestinesi ospitata questa mattina a Roma alla Fao.
Si tratta, commenta, di un risultato "formidabile" e "molto promettente" e di "'un impegno politico senza precedenti a livello internazionale". "Il mondo - conclude - non abbandonerà i rifugiati palestinesi" che vivono tra Gaza, Cisgiordania, Libano, Giordania e Siria.
'Tra i principali contribuenti - ha detto in conferenza stampa Krahenbuhl - ci sono Qatar, Canada, Svizzera, Turchia, Messico, India e Francia, e entro l'estate potremmo avere contributi aggiuntivi''.
All'appello mancano, però, ancora 346 milioni di dollari per colmare il deficit di quest'anno pari a 446 milioni. Un ammanco, ricorda, ''che ha un impatto sul nostro lavoro'', ma oggi ''ci sentiamo incoraggiati e chiediamo che altri si aggiungano a questo impegno finanziario'' e ''entro giugno ci aspettiamo che altri Stati si aggiungano''. Si tratta, avverte, ''di un imperativo''.
Il messaggio lanciato da Roma ''è che il mondo non abbandonerà i rifugiati palestinesi'' che vivono tra Gaza, Cisgiordania, Libano, Giordania e Siria.
''C'è un sostegno concreto - prosegue - e faremo tutto il possibile affinché tutti gli studenti palestinesi possano accedere all'istruzione di cui hanno bisogno.
La conferenza straordinaria dei Paesi donatori dell'Unrwa è stata co-presieduta dai ministri degli Esteri di Giordania, Egitto e Svezia e ha visto la partecipazione, fra gli altri, del Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres e dell'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, e oltre 70 delegazioni.
''La grande coesione internazionale - ha detto nel suo intervento Guterres - che si è avuta oggi si è tradotta in denaro. Sono grato ai governi di Egitto, Svezia e Giordania per avere mobilitato la comunità internazionale e non ricordo conferenze con un supporto unanime come quello di oggi a una delle istituzioni Onu come l'Unrwa, che sostiene i rifugiati palestinesi''.