Un tribunale federale di Rio de
Janeiro, su richiesta della Procura locale, ha vietato al
governo del presidente Jair Bolsonaro di proseguire nella sua
campagna 'Il Brasile non si può fermare', lanciata venerdì
scorso per opporsi alle misure di restrizione delle attività
economiche e di isolamento sociale adottate nella lotta contro
il coronavirus. Da parte sua, la segreteria di comunicazione
dell'esecutivo ha risposto che la campagna - lanciata su
Facebook dal senatore Flavio Bolsonaro, figlio del presidente, e
accompagnata dall'hashtag #oBrasilNaoPodeParar (il Brasile non
si può fermare) - "non è mai esistita". E nel frattempo, i
messaggi sul sito e nei social del governo sono spariti.
La giudice Laura Bastos Carvalho ha vietato le campagne di
pubblicità, governative o no, che non risultino compatibili con
le raccomandazioni del ministero della Sanità e della comunità
scientifica, perché mettono a rischio il diritto alla salute e
possono portare al collasso le strutture sanitarie del Brasile.
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