La commissione britannica sui diritti umani (Equality and Human Rights Commission) ha riconosciuto oggi il Labour, al termine di un'inchiesta durata mesi, colpevole di "!atti illegali di discriminazione e molestia" d'impronta antisemita commessi al suo interno negli ultimi anni: in particolare sotto la leadership di Jeremy Corbyn (2015-2020), esponente della sinistra radicale e sostenitore storico della causa palestinese.
Il verdetto, contestato da Corbyn e dai suoi sostenitori, riconosce almeno in parte le ragioni di militanti e funzionari di origine ebraica e da organizzazioni della comunità ebraica del Regno che avevano presentato denuncia di fronte all'organismo indipendente sullo sfondo delle polemiche esplose in seno allo stesso partito laburista.
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