La ulteriore chiusura del valico
commerciale di Kerem Shalom (che da oggi impedisce l'ingresso di
combustibili da Israele nella Striscia, mentre ancora consente
il transito di medicinali e prodotti alimentari) "è un crimine
contro l'umanità, che va ad aggiungersi agli altri crimini già
commessi nei confronti del popolo palestinese". Lo ha affermato
un portavoce di Hamas, Fawzi Barhum, in un comunicato. "Il
silenzio del mondo e della regione - ha aggiunto - hanno
incoraggiato Israele a perpetrare nuove atrocità".
Anche una Ong israeliana, Ghishà, ha pubblicato una protesta
per la chiusura del valico, che è stata decisa nell'intento di
indurre Hamas a far cessare i lanci verso Israele di aquiloni e
palloni incendiari. "Quei lanci sono gravi - ammette Ghishà - ma
la chiusura del valico rappresenta una punizione collettiva ed
indiscriminata per due milioni di palestinesi".
Nel frattempo i responsabili di Gaza hanno appreso
dall'Egitto che il valico di Rafah con il Sinai sarà riattivato
domani.
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