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Bagarre M5s alla Camera sui vitalizi

Bagarre M5s alla Camera sui vitalizi

Il 30 marzo il caso all'ufficio di presidenza. La protesta fa sospendere la diretta tv

22 marzo 2017, 23:16

Redazione ANSA

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Seduta sospesa nell 'Aula della Camera dove deputati del M5S durante il question time in diretta televisiva (rispondeva il ministro dell 'Ambiente Gianluca Galletti) hanno esposto cartelli sotto il banco della presidenza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Seduta sospesa nell 'Aula della Camera dove deputati del M5S durante il question time in diretta  televisiva (rispondeva il ministro dell 'Ambiente Gianluca Galletti) hanno esposto cartelli sotto il  banco della presidenza - RIPRODUZIONE RISERVATA
Seduta sospesa nell 'Aula della Camera dove deputati del M5S durante il question time in diretta televisiva (rispondeva il ministro dell 'Ambiente Gianluca Galletti) hanno esposto cartelli sotto il banco della presidenza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un pomeriggio di bagarre alla Camera sui vitalizi dei parlamentari con tanto di sospensione (prima volta nella storia) della diretta Rai che ogni mercoledì trasmette il Question time con i ministri. Protagonisti del caos i deputati del Movimento Cinque Stelle che prima in Aula e poi in piazza Montecitorio hanno bollato come "una vergogna" la decisione assunta dall'ufficio di presidenza della Camera sulle pensioni. Un crescendo di accuse e polemiche che sfocia anche in un botta e risposta tra la presidente della Camera ed il Movimento. In una nota la Boldrini, senza giri di parole, parla di "comportamento inaccettabile" da parte di alcuni esponenti grillini.

Pronta la replica direttamente dal blog di Grillo in cui si invita la presidente a "chiedere scusa in ginocchio per questo sopruso". A scatenare la protesta è la decisione (approvata all'unanimità dei presenti) dell'ufficio di presidenza della proposta della Dem Marina Sereni di un contributo di solidarietà nel prossimo triennio sugli "assegni vitalizi e sui trattamenti previdenziali, diretti e di reversibilità, corrisposti ai deputati cessati dal mandato".

Respinta al mittente invece la proposta targata M5s che aveva l'obiettivo di "parificare la pensione dei parlamentari a quella dei cittadini". Che l'aria fosse tesa d'altronde lo si era intuito già dal primo pomeriggio in Aula dove, come ogni mercoledì, diversi ministri sono chiamati a rispondere alle interrogazioni dei deputati. Ma i lavori sono interrotti prima del tempo e così anche la diretta televisiva a causa di alcuni cartelli con su scritto "si tengono il privilegio" esposti sotto il banco della presidenza da alcuni grillini.

La protesta si sposta poi al primo piano del Palazzo dove si riunisce l'ufficio di presidenza di Montecitorio. Ma, più che la riunione, ad attirare ancora una volta l'attenzione è il caos che scatena il Movimento Cinque Stelle. Tutti i deputati infatti si accalcano nel corridoio e più di qualcuno tenta (al grido di "vergogna, vergogna") di fare irruzione nella sala. Da lì la bagarre si sposta di nuovo in Aula - tanto che l'esame del decreto terremoto slitta - e poi in piazza, dove Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista improvvisano un comizio davanti ad un gruppo di manifestanti: "Dopo questo gesto disperato, dopo questo atto politico per mantenere i vitalizi dei parlamentari, sono finiti del tutto. So che andremo al Governo", è la convinzione del vice presidente di Montecitorio.

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