"Siamo in lutto per la scomparsa di
un grande campione, che ha scritto pagine importanti
dell'atletica azzurra". Il presidente del Coni, Giovanni Malagò,
a nome personale, del Comitato Olimpico Nazionale Italiano,
facendosi interprete del cordoglio dell'intero movimento
sportivo, si è unito al dolore della famiglia Sabia per la
perdita di Donato.
"Negli ultimi giorni ero purtroppo venuto a conoscenza delle
sue condizioni di salute:- le parole del n.1 del Coni - aveva
perso da poco il papà e si è dovuto arrendere anche lui,
giovanissimo, alla violenza del virus. È stato un fenomeno, non
solo per le due finali olimpiche negli 800 metri che rendono il
senso delle sue memorabili imprese, ma anche per i tanti
successi conquistati, tra cui il titolo europeo indoor a
Göteborg nel 1984, anno in cui ottenne anche il primato mondiale
dei 500 metri".
Malagò ha ricordato che "l'anno scorso l'avevamo invitato ai
lavori della Giunta Nazionale del CONI a Matera, un doveroso
riconoscimento per la sua straordinaria carriera che ha dato
lustro allo sport italiano".
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