"Il momento giusto per dire addio": così Filippo Magnini, capitano della Nazionale di nuoto, ha annunciato il suo ritiro dalle gare oggi a Riccione. Poco prima si era classificato terzo nei 200 sl ai Campionati italiani in vasca corta, senza riuscire a fare il tempo per gli Europei. Il due volte campione del mondo e bronzo olimpico ad Atene, si è rivolto al pubblico e annunciato la sua decisione, da lui stesso definita "un fuoriprogramma". Tutti in piedi, e sorpresi, hanno coperto di applausi il fuoriclasse che compirà 36 anni il 2 febbraio. Per la cronaca, la gara è stata vinta da un altro Filippo (Megli) di ben 15 anni più giovane, mentre il secondo posto è andato al 19enne Fabio Lombini. Distanze anagrafiche enormi che hanno reso quasi inevitabile un addio che era nell'aria da tempo.
"Per 27 anni siete stati la mia famiglia" ha detto Magnini in un clima di grande emozione, e il pensiero è andato subito a una carriera straordinaria, alle 54 medaglie conquistate, ai due titoli iridati nei 100 sl nel 2005 e 2007, ai tre europei, al bronzo olimpico nella staffetta 4X200 a Atene 2004. Trionfi e successi che hanno reso grande il nuoto azzurro nel mondo. Magnini pensava seriamente al ritiro già due anni fa, quando buttò lì una dichiarazione che sul momento sembrò fuori luogo: "vorrei essere ricordato come il velocista italiano capace di vincere due titoli mondiali nella gara regina e di nuotarli come nessuno al mondo nella seconda vasca". Un ritiro che arriva da lontano dunque e che è stato annunciato in un modo anche molto teatrale, lui che prende il microfono, la gente in piedi a applaudire, l'emozione, gli abbracci dei compagni. Magnini non si è scomposto troppo, ha tenuto la scena, sorriso e firmato autografi. Oltre a essere un campione è diventato in questi anni un personaggio pubblico anche per la sua storia d'amore (ormai finita) con la regina del nuoto azzurro Federica Pellegrini, con i suoi alti e bassi regolarmente raccontati dai rotocalchi.
Popolarissimo fra i giovani e con schiere di fan adoranti, Magnini si è concesso anche comparsate tv (Isola dei famosi e Masterchef celebrità) che lo hanno fatto conoscere anche a quanti seguono poco lo sport, quasi premessa di una nuova carriera. Ma non ci sono solo sorrisi. Un mese fa anche qualche ombra si è addensata sulla storia di Magnini, raggiunto da accuse pesanti di "uso o tentato uso" di doping, una vicenda controversa per un presunto commercio di anabolizzanti che coinvolge il medico Guido Porcellini, un caso ancora da definirsi, rispetto al quale il fuoriclasse pesarese ha replicato citando la sua storia: "mi sottopongo a analisi ematiche e antidoping da quando avevo 18 anni, sono risultate tutte negative. Centinaia di controlli, dai 18 ai 35 anni attuali, sono negativi. Sono sereno".
Tornando all'addio, "erano un paio di giorni che ci pensavo - ha spiegato Magnini - stavo meditando se partecipare alle qualificazioni e chiudere in bellezza agli Europei, ma in questo momento sono felice e mi piace chiudere adesso. Spero di aver scritto un pezzo di storia del nuoto italiano. Voglio chiedere scusa alla mia società, alla federazione, perché questo è un po' un fuoriprogramma. È dura...". Il 18 novembre scorso la sua ultima vittoria in gara, a Livorno nei 200 sl al 41/o trofeo internazionale 'Mussi-Lombardi-Femiano".
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