L'assemblea generale
della federcalcio del Burundi, riunitasi oggi a Bujumbara, ha
stabilito che i campionati di prima e seconda divisione debbano
continuare nonostante la pandemia mondiale del Covid-19. Al
meeting erano presenti il comitato esecutivo della federazione,
i presidenti di tutti i club dei due principali campionati e il
ministro della Salute Thaddée Ndikumana. Tutti loro erano
chiamati a decidere se l'attività calcistica dovesse continuare
dopo che nei giorni scorsi proprio Ndikumana aveva annunciato la
scoperta dei primi tre casi di positività al tampone nel paese
africano.
Alla fine è stato stabilito che i campionati debbano
continuare a patto che venga assicurato il rispetto di alcune
misure di sicurezza come l'obbligo per gli spettatori, prima di
entrare nello stadio, di lavarsi le mani e di sottoporsi alla
misurazione della temperatura corporea. "La Primus Ligue
(massima serie locale) continuerà ad essere giocata, pur tenendo
conto della minaccia del Covid 19", ha annunciato il presidente
della federcalcio, e del Senato del Burundi, Réverien Ndikuriyo.
Alcuni dei dirigenti presenti non erano d'accordo, e uno di
loro ha confidato che "se avessimo deciso in modo diverso, ci
sarebbero state sanzioni. Ordini dall'alto stabiliscono che si
giochi". In maggio in Burundi sono previste le elezioni
politiche, intanto la vita scorre normalmente, con negozi aperti
e altre attività a pieno regime, a differenza di quanto accade
in paesi vicini come Ruanda e Uganda.
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