Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Coronavirus:Fonseca,giocare a giugno?visione molto ottimista

Coronavirus:Fonseca,giocare a giugno?visione molto ottimista

Tecnico Roma: "Avremmo dovuto fermarci tutti allo stesso tempo"

ROMA, 05 aprile 2020, 19:12

Redazione ANSA

ANSACheck

"Francamente, ho pensato che si sarebbe dovuto fermare tutto. Non era giusto che alcune squadre giocassero e altre no. Avremmo dovuto fermarci tutti allo stesso tempo". La pensa così il tecnico della Roma, Paulo Fonseca, su come è stata gestita l'emergenza coronavirus in Serie A. "Il calcio coinvolge un sacco di gente, andare allo stadio lo rende un mezzo di propagazione quasi incontrollabile. Come è stato, ed è dimostrato, la partita tra Atalanta e Valencia, grande centro di propagazione - evidenzia il tecnico nel corso di una lunga intervista rilasciata al quotidiano portoghese A Bola -. Avrebbe dovuto succedere a tutti, allo stesso tempo. Ma capisco che questa è una situazione nuova. È stato inaspettato, volevano fare le cose senza fermarsi completamente".
    Riguardo alle prospettive di un ritorno in campo, Fonseca confessa che "è difficile parlarne". "Prima si ipotizzava una ripresa del campionato a maggio, ora parliamo di giugno o luglio. Tutto dipende da cosa succede fino ad allora - prosegue -. Le cifre dicono che una ripresa a breve sarà difficile.
    Alcune squadre hanno giocatori infetti. Risolvere questo problema non è facile. Potremmo pensare di tornare a giocare giugno, ma è una visione molto ottimista. Non c'è alcuna previsione di ciò che può accadere".
    In attesa di comunicazioni ufficiali, racconta Fonseca, "i giocatori si mantengono in attività. Non si allenano a calcio, ma lavorano sulla condizione fisica individuale. Non credo che arrivino come in un normale ritiro pre-campionato. E' una situazione nuova. Dovremo accelerare i processi più velocemente dal punto di vista fisico in modo che, se possibile, saremo pronti in poche settimane per iniziare la competizione".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza