Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Coronavirus: Premier rischia perdite oltre 1 miliardo euro

Coronavirus: Premier rischia perdite oltre 1 miliardo euro

Allarme vertici calcio inglese, potrebbero fallire numerosi club

LONDRA, 08 aprile 2020, 12:28

Redazione ANSA

ANSACheck

Il coronavirus rischia di costare oltre un miliardo di euro alla Premier League, se il campionato verrà annullato, mentre il calcio inglese nel suo insieme potrebbe veder fallire numerosi club, con la cancellazione di intere divisioni. L'allarme giunge direttamente dai vertici del calcio inglese, preoccupati dalle sfide economiche che attendono il football d'Oltremanica - scrive oggi la Bbc - "al di là della più feroce immaginazione".
    Il direttore della Premier League, Richard Masters, ha messo in guardia sulle future perdite, qualora la situazione si aggravasse, destinate a proseguire oltre l'attuale stagione. Una preoccupazione condivisa dal presidente della Football Association, Greg Clarke, convinto che "molte comunità potranno perdere le proprie squadre locali".
    La stagione calcistica in Inghilterra è stata sospesa a tempo indeterminato, e diverse società, anche della massima divisione, sono ricorse agli ammortizzatori sociali dopo aver messo in congedo non retribuito i loro dipendenti. Resta però il nodo del taglio degli stipendi dei calciatori: la proposta unitaria di una riduzione orizzontale del 30% degli ingaggi è stata seccamente respinta dai giocatori. In questi giorni le trattative proseguono su base individuale, club per club. Ma di fronte alle critiche, giunte anche da esponenti del governo britannico, su un presunto "vuoto morale" del mondo del calcio, Masters ha messo in evidenza la criticità dei tempi correnti.
    "Il nostro mondo non solo va incontro adesso ad enormi perdite ma, per essere realisti, dobbiamo prendere coscienza che il pieno ritorno alla normalità è parecchio lontano", ha dichiarato Masters. Una crisi che rischia persino di aggravarsi nelle serie inferiori che non possono contare sul paracadute economico garantito dai ricchi introiti, legati ai diritti tv, della Premier League. Da qui la paura - nelle parole del presidente della Fa, Greg Clarke - di veder fallire numerosi club, e magari sparire intere divisioni.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza