"Mi manca il campo e la vita di
tutti i giorni. Non so se rinvieranno o no la Ryder Cup dal 2020
al 2021, così come ancora non è certo se verranno modificati i
criteri di qualificazione. Ad ora ci sono troppe variabili".
Lo ha detto Francesco Molinari, totem del golf azzurro, in
collegamento da Londra con Sky Sport 24. "Ho letto le
dichiarazioni a riguardo dei miei colleghi - ha aggiunto il
torinese - da Tommy Fleetwood a Rory McIlroy, passando per
Graeme McDowell. Sono certamente d'accordo con loro sul fatto
che dopo il rinvio già di 2 tornei Major (il Masters e il PGA
Championship, ndr) e il probabile slittamento degli altri due
(US Open e Open Championship, ndr), il criterio di
qualificazione sarebbe sballato. Dobbiamo prepararci a tutto".
Il re della Ryder Cup 2018 non dimentica però il trionfo di
Parigi. "Con l'Europa a Parigi abbiamo ottenuto un successo
straordinario. 'Il mio colpo più bello'?. Non so se sia stato il
più bello ma senza dubbio il più importante è stato il secondo
alla buca 17 dell'Open Championship 2018", vinto dall'azzurro
(primo Major in carriera) a Carnoustie, in Scozia.
E sui percorsi di gara più affascinanti al mondo, "Chicco"
Molinari non ha dubbi: "Pebble Beach (California), Old Course
(St.Andrews, Scozia) e il circolo Golf Torino, dove ho tirato i
primi colpi".
Molinari parla anche dell'unicità del Masters Tournament, "un
torneo meraviglioso, unico".
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