"Bisogna pensare alla salute e
cercare di fermare questo virus. Dobbiamo aspettare e fare un
passo indietro, ricalibrando le paure che abbiamo ogni giorno.
Non potrò più avere paura di scendere dal numero 8 del mondo, ho
molta più paura del virus": così Matteo Berrettini ai microfoni
di Sky Sport. L'azzurro è negli Stati Uniti, dove sta vivendo
l'isolamento dovuto all'emergenza Covid-19.
"Annullare Wimbledon? E' strano e pazzesco pensare che
possano annullarlo - dice - ma è chiaro che sono argomenti
minori rispetto a quello che sta succedendo nel mondo. Mi ha
fatto più dispiacere l'annullamento di Roma, è stato un colpo al
cuore. Dobbiamo avere pazienza e vedere cosa succederà. Contro
Federer a Londra mi sono divertito, lui ha giocato in modo
perfetto. Io non ero pronto per quel palcoscenico. Ma ne ho
fatto tesoro e mi è servito più avanti".
Berrettini ripercorre il magico 2019, in cui ha centrato la
prima semifinale Slam, è entrato in Top 10 e ha conquistato un
posto alle Finals di Londra: "Le cose sono cominciate a cambiare
dopo la semifinale a New York - racconta -. E' stato un grande
passo avanti, credo che gli US Open siano stati il trampolino".
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