(ANSA) - ROMA, 17 AGO - La lotta di Facebook ai messaggi
d'odio non riguarda solo le pagine del social network, ma anche
i propri dipendenti. Stando al Wall Street Journal, infatti, nel
dicembre scorso la compagnia avrebbe chiuso una chat anonima
riservata agli impiegati, diventata un forum conservatore di
discussione politica che a volte degenerava in commenti razzisti
o sessisti.
FB Anon, questo il nome del gruppo, era diventato il ritrovo
per i dipendenti di Facebook che sostenevano la corsa di Donald
Trump alla Casa Bianca. Tra i commenti ce ne sarebbero però
stati alcuni giudicati offensivi dagli stessi lavoratori.
Qualcuno, ad esempio, avrebbe sostenuto l'esistenza di un
abbassamento degli standard aziendali per agevolare il
reclutamento di ingegneri donne.
"Una pietra angolare della nostra cultura è essere aperti",
ha detto il capo delle risorse umane di Facebook, Lori Goler.
"Il gruppo interno FB Anon violava i nostri termini di servizio,
che richiedono alle persone che usano Facebook, dipendenti
inclusi, di usare la loro vera identità".(ANSA).