È stata condannata a 11 anni
una madre accusata di aver fatto prostituire la figlia 16enne.
La decisione è del collegio del tribunale di Reggio Emilia,
formato da Francesco Maria Caruso (presidente), Andrea Rat e
Cristina Beretti. La vicenda emerse quando la ragazza, diventata
maggiorenne, cominciò a confidare la sua storia, fino ad
arrivare a fare denuncia ai carabinieri. Nelle scorse udienze la
ragazza è stata sentita e ha raccontato le terribili situazioni
che è stata indotta a vivere dalla madre.
La giovane si è costituita parte civile con l'avv. Marco
Scarpati, così come l'Unione dei comuni della val d'Enza, dove
la giovane era residente. Il pm Giorgio Grandinetti aveva
chiesto per la madre una pena di 10 anni, mentre le parti civili
un risarcimento di 250mila euro per la ragazza e 120mila per
l'Unione dei comuni. Il difensore della madre, l'avv. Andrea
Davoli, aveva chiesto l'assoluzione perché non riteneva
sufficientemente provato che la madre avesse indotto la figlia a
prostituirsi.
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