"La Shoah non è un tema abusato. L'ho
riproposta perché non la ricorda più nessuno, come nessuno
ricorda Mussolini. La gente va su Internet per scoprire queste
cose. Il problema della perdita della memoria è davvero serio
come ha scritto anche il vostro Umberto Eco in 'Lettera a mio
figlio'''. Così alla 73/a edizione del Festival di Venezia il
regista russo Andrei Konchalovskij racconta 'Paradise', film
vincitore del Leone d'argento e in sala dal 25 gennaio con
Ripley's Home Video. Il film racconta, in uno splendido bianco
e nero, la storia di tre destini e delle loro coscienze post
mortem, ovvero quello di Olga (Yuliya Vysotskaya) ,
aristocratica russa e membro della Resistenza francese, Jules
(Philippe Duquesne), commissario collaborazionista francese, e
Helmut (Christian Clauss), ufficiale tedesco delle SS, che si
intrecciano inevitabilmente durante la guerra fin dentro i campi
di concentramento.
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