Un affare sfumato, un immobile di
pregio a Portofino e 200 mila euro non restituiti. Truffato il
patron della Sampdoria, Massimo Ferrero. L'inchiesta, nata a
Genova dopo la sua denuncia, è stata trasferita ad Alessandria
per competenza territoriale. La vicenda parte a fine estate
dello scorso anno: il 'Viperetta' è in trattativa con il gruppo
rappresentato da Gianluca Vialli per la cessione del club (poi
sfumata), mentre prova a differenziare i suoi affari in Liguria
e punta un lussuoso immobile da ristrutturare a Portofino per
farne una struttura alberghiera. L'edificio viene bloccato dal
patron della Samp con due assegni per 200 mila euro. Dopo alcune
settimane, però, Ferrero scopre che l'immobile è vincolato e i
lavori non si possono fare. Chiede così indietro i soldi
all'immobiliare che si occupava della compravendita. Gli assegni
però sono già stati incassati ad Alessandria e, secondo il
racconto di Ferrero, nessuno vuole restituire i soldi. Da qui la
denuncia.
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