L'effetto del coronavirus
sull'industria dell'auto in Cina sta assumendo dimensioni più
che preoccupanti, con il blocco imposto dal Governo centrale
alla riapertura delle fabbriche nella regione dello Hubei. Nei
primi 16 giorni di febbraio - secondo le statistiche della
China Passenger Car Association (CPCA) - il calo delle
immatricolazioni è stato infatti del 92% e addirittura nella
prima settimana il 96% con sole 811 vendite in tutto al Cina.
Anche se al momento non esistono dati precisi, gli analisti
stimano che il coronavirus farà diminuire le vendite in Cina del
10% nei primi sei mesi del 2020, con un potenziale recupero -
decrescita del 5% - sul complesso dei 12 mesi. Per fronteggiare
questa situazione, che è evidentemente legata alla impossibilità
- o al timore - di recarsi nelle concessionarie, numerose
aziende hanno rapidamente attivato nuove piattaforme di vendita
online. Geely, la quarta Casa automobilistica più grande in Cina
e nota nel mondo per essere proprietaria di Volvo e Lotus.
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