Otto romanzi usciti dal 2001 al
2012, capaci di vendere nel mondo oltre 21 milioni di copie con
traduzioni in 44 lingue (in Italia pubblica Mondadori). Sono i
numeri del successo globale della saga fantasy Artemis Fowl
creata dall'irlandese Eoin Colfer. Protagonista un geniale e
ricchissimo 12enne appartenente a una stirpe di maestri del
crimine che si confronta con paralleli mondi magici. E' un altro
irlandese, Kenneth Branagh ("noi cresciamo ascoltando storie
fantastiche come queste, invogliano a diventare storyteller") a
firmare il primo omonimo adattamento cinematografico, in un
blockbuster da 125 milioni di dollari.
Nel ruolo principale c'è Ferdia Shaw, in un cast che
comprende, fra gli altri, Lara McDonnell, Tamara Smart, Nonso
Anozie, Colin Farrell e Judi Dench. Il film aveva un'uscita
programmata in sala il 29 maggio, ma vista la pandemia,
debutterà nel mondo direttamente sulla piattaforma Disney+ il 12
giugno. "Sono felice che il film possa arrivare al pubblico
così" spiega Branagh via web. Nelle circostanze che viviamo,
"mi auguro ancora di più che offra una bella occasione di
divertimento e evasione". L'attore e cineasta nato a Belfast nel
1960, è anche fra gli interpreti dell'attesissimo nuovo thriller
distopico di Christopher Nolan, Tenet e lo vedremo come
protagonista e regista di una nuova avventura di Hercule Poirot,
in Assassinio sul Nilo. Per lui il coronavirus sta cambiando
l'industria cinematografica e il rapporto con il pubblico: "Come
spettatore voglio tornare nelle sale ma non so quanto sarà un
desiderio diffuso". Viviamo "una nuova normalità ma non penso
sarà così abnorme come molti temono".
Venendo a Artemis Fowl, Branagh, che spera di sviluppare il
racconto in altri capitoli, parte con una 'storia delle
origini: "E' la stessa sfida che ho affrontato realizzando
Thor". Il regista rende Artemis "più 'normale': "E' come un
piccolo Lord privilegiato e geniale, che vive una stile di vita
straordinario. E' meno cinico di quanto appaia nei primi libri.
Nella mia mente era come Michael Corleone all'inizio de Il
Padrino. In partenza non è il tipo che uccide o fa malversazioni
ma alla fine sicuramente lo è diventato. Anche Artemis compie
un suo percorso".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA