Wao, l'altro festival in 9 scatti d'autore
Un po' Woodstook, un po' grunge, un po' hippy, un po' rave
Un po' Woodstook, un po' grunge, un po' hippy, un po' rave. Interesse per la terza edizione di WAO l'evento interattivo e multidisciplinare di cinque giorni di musica, workshops, seminari e laboratori creativi a stretto contatto con la natura nel Parco dei Sette Frati sul Monte Peglia, nel comune di San Venanzo (TR).
Protagonisti dell’evento alcuni tra i più interessanti nomi della scena elettronica contemporanea, per un totale di 85 artisti psytrance e techno, accompagnate da note di jazz e rock per accontentare ogni gusto. Parallelamente, seminari e workshops volti ad approfondire le discipline quali crescita individuale, ecologia dello spirito, ma anche biocostruzioni, eco-architettura ed agricoltura sinergica.
Il 46% delle prevendite è stato infatti acquistato all’estero, in 24 paesi, europei ed oltreoceano.
Ma WAO, come sottolineano gli organizzatori, è molto più di una rassegna musicale. Il progetto, centrato sulla filosofia dell’ ”open source”, vanta una solida matrice etica e ambientale. Etica perché l’obiettivo è quello di costruire un laboratorio permanente, un cantiere culturale dove chiunque abbia la possibilità di scambiare conoscenze. Ambientale perché, oltre ad essere organizzato secondo le logiche del riciclo, dell’utilizzo di energia verde, del consumo di prodotti a filiera corta, WAO si rende direttamente promotore di iniziative come car sharing e turismo sostenibile, pubblicizzando percorsi ed escursioni a carattere storico, archeologico e naturalistico.
(Si ringrazia Marco Marassi per la gentile concessione delle FOTO)