"Tutti desiderano la privacy, ultimo
bastione sacro della libertà" dice Steven Spielberg a Roma
parlando del suo ultimo film 'Ready Player One', in sala il 28
marzo in 500 copie distribuite dalla Warner Bros. E ancora il
padre di E.T.: "Questo film è intrattenimento, ma anche una
favola di ammonimento per quello che potrebbe accadere a breve".
Basato sull'omonimo bestseller di Ernest Cline con citazioni di
cinema e videogiochi, 'Ready Player One', mentre racconta il
futuro, scatta una fotografia del presente già viziato dalla
compulsiva dipendenza da cellulari, social e web. Una favola,
spiega ancora Spielberg - che del caso Facebook sa poco ("l'ho
letto sui giornali italiani, ma non conosco molto l'italiano") -
che "potrebbe essere in questo senso politicizzata. C'è ormai
una grande fuga da certi problemi che vanno invece affrontati.
Ho sette sette figli e quatto nipoti che ho visto crescere con
gli smartphone e che quando si incontrano, invece di guardarsi
in faccia, si contattano con i messaggi".
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