"Se si crede in quello che si fa,
bisogna andare dritti per la proprio strada". I Maneskin, ancora
euforici per la vittoria di ieri sera al Festival di Sanremo con
il brano Zitti e buoni, rivendicano il loro meritato successo
"ma non c'è nessun senso di rivincita o di rivalsa rispetto al
secondo posto di X Factor. L'abbiamo ampiamento superato, in
quattro anni siamo soddisfatti del nostro percorso". I giovani
duri del rock ieri hanno mostrato un lato tenero, liberando la
loro gioia in pianti liberatori, Damiano in particolare. "Spesso
si pensa che siamo degli automi che suonano e basta, ma siamo
esseri umani come gli altri, che provano emozioni. Erano lacrime
di gioia: in quel momento ci siamo resi conto che avevamo fatto
qualcosa di importante". Consideravano il loro brano l'ultimo
dei papabili alla vittoria, anti-Sanremo, "ma era la perfetta
rappresentazione del nostro progetto attuale, apripista per il
disco che sta per arrivare, Abbiamo portato qualcosa di diverso
da quello che si è abituati a vedere sul palco dell'Ariston e
siamo rimasti stupiti da come sia stata capita". La dedica è
"per chi lavora con noi e vive con noi", anche considerando il
momento difficile.
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