Una bambina di un anno e cinque
mesi, positiva al Coronavirus, è stata sottoposta lo scorso
agosto a un trapianto allogenico di cellule staminali
ematopoietiche per curare una forma di leucemia mieloide ad
altissimo rischio. Lo rende noto l'Azienda ospedaliero
universitaria del pediatrico Meyer di Firenze dove è stato
effettuato il trattamento. "Una scelta difficile" si
sottolinea,, quella fatta dai medici del Meyer che si sono
trovati ad affrontare un caso che "non ha precedenti in Italia".
La piccola, si spiega, doveva essere sottoposta a trapianto
in tempi rapidi, ma i tamponi rino-faringei a cui è stata
sottoposta nell'arco degli ultimi mesi continuavano a dare
sempre lo stesso responso di positività al virus. Il trattamento
è stato effettuato il 19 agosto con cellule donate dal padre
aploidentico, cioè compatibile al 50%, non essendo stato
possibile selezionare un donatore da Registro, e ha avuto esito
positivo. "Le cellule - si spiega dal Meyer - hanno attecchito e
non si sono verificate, al momento, complicanze particolari.
Dopo circa un mese di degenza protetta la bambina" è tornata a
casa e "dopo tanti mesi di attesa, finalmente è arrivato anche
il tanto sospirato tampone negativo".
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