Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scoperto in Trentino sito dei più antichi cacciatori di orso

Scoperto in Trentino sito dei più antichi cacciatori di orso

Nella Lissinia, risalente a circa 12.000 anni fa

TRENTO, 27 giugno 2017, 11:38

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

I ricercatori del Muse di Trento hanno scoperto un frammento d'osso risalente a circa 12.000 anni fa che rappresenta la più antica evidenza certa di caccia all'orso attraverso l'utilizzo di arco e frecce. Il ritrovamento è avvenuto in Trentino nel sito archeologico di Riparo Cornafessa, sui monti Lessini, a pochi km da Sega di Ala.
    Il riparo sottoroccia, esaminato nel 2015, ha restituito le evidenze di un accampamento preistorico datato alla fine del paleolitico. Tra le decine di schegge in selce e frammenti di osso rinvenuti, i ricercatori del Muse hanno identificato una costola di orso bruno recante un'anomala traccia di taglio.
    Osservata al microscopio ed analizzata in 3D, questa traccia è stata attribuita all'impatto di una freccia paleolitica, armata con punta e lamelle taglienti in selce. La ricerca è stata coordinata in collaborazione con i Dipartimenti Studi umanistici dell'Università di Ferrara e di Scienze della Terra dell'Università di Siena e del centro di Fisica Teorica di Trieste.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza