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L. elettorale, Urzì, salta collegio Bolzano-Laives

L. elettorale, Urzì, salta collegio Bolzano-Laives

BOLZANO, 22 settembre 2017, 11:00

Redazione ANSA

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"Prima conseguenza della legge elettorale: salta d'incanto il collegio uninominale per la Camera di Bolzano/Laives, l'unico nel quale in modo autonomo, ossia anche senza una necessaria intesa con la Svp, i partiti italiani potevano esprimere un eletto". Lo dice Alessandro Urzì di Alto Adige nel cuore.
    "Conseguenza? In tutti i collegi di Merano e Bressanone (due e due, ossia due per la camera e due per il senato) la Svp parte senza concorrenti e vince a tavolino. Negli altri due l'accordo ormai scontato con il Pd (lo hanno ribadito decine di volte Renzi e Fiano) gli garantisce o di collocare un proprio candidato (accadrà, ne siamo certi, già si mormora di Durnwalder) o di scegliere il candidato di lingua italiana dal menu presentato dal Pd, come è accaduto in passato", afferma il consigliere regionale.
    "Ossia -scrive Urzì - la Svp nei tre e tre collegi uninominali prenderà tutto (sei parlamentari). E ciò senza partita ma poi sceglierà anche l'eletto o i due eletti nei collegi di Bolzano Bassa Atesina di lingua italiana uno dei quali potrebbe essere un bellunese, ossia Bressa, l'uomo che in ogni stagione ha dato voce alla Svp all'interno del Governo.
    Favore ricambiato. Partita minimamente aperta nella quota proporzionale dove saranno possibili coalizioni ma sulla base di listini bloccati. Cinque gli eletti in regione per la Camera, si può pensare a due e mezzo a testa per provincia con la Svp che anche qui strapperà forse il risultato maggiore grazie alla soglia regionale del 20% che sarà mantenuta e che metterà fuori gioco le sue opposizioni (a partire dai Freiheitlichen) ma anche ogni altra lista territoriale come l'Alto Adige nel cuore".
   

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