Con l'arcivescovo, l'assessore
provinciale Mauro Gilmozzi, Dino Leonesi, che ha curato in modo
particolare in questi anni i rapporti con la Santa Sede, i
sindaci di Carisolo, Pinzolo, Tesero, Scurelle, rappresentati di
Ana, protezione civile e corpo forestale della Provincia.
Nel suo saluto monsignor Tisi ha citato due elementi naturali
alla base dei doni trentini come legno e pietra: "Sono parte -
ha riconosciuto - dell'ambiente straordinario donato alla nostra
terra e per il quale non dovremmo mai stancarci di lodare Dio".
Ha ricordato quindi la tradizione plurisecolare dei presepi,
"ambasciatori di dialogo e di pace" come dimostra la
collocazione del presepio fiemmese, dopo Roma, nella Basilica
della Natività di Betlemme o la recente esposizione dei presepi
a Mosca, salutati dal patriarca Kirill, "memore - ha fatto
notare l'arcivescovo Lauro a un Papa particolarmente attento -
del fruttuoso incontro avuto con Lei, Santità, a Cuba, nel
febbraio 2016, culminato con la storica dichiarazione congiunta
tra chiesa cattolica e ortodossa".
"Le chiediamo oggi, Santo Padre - ha concluso Tisi - di
accompagnare con il suo sguardo affettuoso la nostra gente e la
nostra terra, implorando da Dio una benedizione sulla Chiesa di
Trento, la Chiesa del Concilio a cui il suo predecessore, il
beato Paolo VI, ha consegnato una vocazione ecumenica alla quale
non vogliamo mai venire meno".
L'incontro è stato accompagnato da alcuni brani eseguiti dal
coro degli alpini.
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